La truffa corre in Valconca. Vittime moglie e marito, lei di 48 anni, lui di 49, residenti in Valconca appunto. Incontrano il truffatore in vacanza. Quest’ultimo gli racconta di avere un’azienda di recupero stragiudiziale di crediti con tanto di ufficio a Riccione. A questo punto offre ai nuovi “amici” un lavoro. Un’amicizia talmente forte che dopo un po’ diventano persino soci. Qui arriva la truffa. Al culmine della contentezza per il nuovo lavoro, il truffatore chiede ai coniugi di finanziare l’attività, tanto da costringerli a ipotecare la loro casa. La coppia accetta non solo di effettuare una prima ipoteca, ma, pochi mesi dopo, anche una seconda, per un totale di oltre 250mila euro. Dopo poco “l’amico” li minaccia di far perdere loro la casa se non firmano una dichiarazione di riconoscimento di debito nei suoi confronti di altri 121mila euro. La coppia è sempre più indebitata e lui non si vede più. A quel punto trovano la forza di chiedere aiuto. Una storia difficile che vedrà il proprio epilogo in Tribunale.
