Rubinetti chiusi ai finanziamenti erogati a “imprese editrici di organi di informazione dei partiti, dei movimenti politici e sindacali”. La novità si applicherà a partire dai prossimi anni: è stata introdotta dal decreto che riforma le regole per il finanziamento all’editoria, pubblicato dal governo a maggio. Il testo stabilisce i criteri per l’erogazione di contributi diretti, i fondi che Palazzo Chigi attribuisce ai giornali. Escludendo esplicitamente alcune categorie di imprese. Tra queste, oltre agli organi di partito, “le imprese editoriali quotate in Borsa”. Novità insomma anche per le numerose testate locali e super locali che non mancano nelle nostre zone.
