Lo denuncia Assohotel-Confesercenti Emilia-Romagna, sicura che le attuali misure legislative non tutelino in modo sufficiente i propri associati. I numeri li snocciola il Centro Studi Turistici di Firenze, che ha lo ha censito su base regionale attraverso l’indagine dei siti internet più diffusi. Fra le piattaforme specializzate in appartamenti, nell’ultimo anno, le offerte di HomeAway, Wimdu e Casevacanza sono cresciute del 21%, 10,2% e 8,8% – spiega il direttore del Centro, Alessandro Tortelli – mentre portali come Booking, Tripadvisor e Airbnb hanno registrato aumenti del 38,8%, 7,1%, e 149%, anche se i loro alloggi non risultano presenti nell’elenco ufficiale delle strutture ricettive per una percentuale che varia dal 20,8% e 17,7% delle prime al 75,5% dell’ultima. Qundi? L’assoalbergatori chiede ora che la Regione stabilisca regole uguali per tutti e si impegni a farle rispettare: dalle imposte alle norme sanitarie e dalla sicurezza dei lavoratori alla garanzia di abitabilità degli immobili. Se così fosse sarebbe vita dura per i bed and breakfast.