FIRENZE – Lo scroccone seriale sembra essere uscito da un romanzo tragicomico. Si chiama Roland, 37 anni, nazionalità tedesca, barba e capelli neri come il suo abbigliamento quotidiano. Da almeno un mesetto (ma forse i suoi colpi sono iniziati prima) entra in ristoranti e bar del centro storico di Firenze, consuma allegramente bistecche alla fiorentina, scola birre a gogò, assaggia pure anche qualche ribollita e spaghetti alla borracciaia e poi non paga. Ma non fugge a osti e camerieri, non si allontana di soppiatto dai locali. Aspetta che gli portino il conto e poi dice sempre la solita frase. «Pagano gli italiani, io sono tedesco». Infine, tranquillo e quasi sempre un po’ brillo, aspetta l’arrivo delle forze dell’ordine che lo denunciano.
L’arresto
Con sé non ha documenti, ma a carabinieri, polizia e vigili urbani pare sia sempre molto disponibile, fornisce le generalità, saluta e se ne va. Per poi colpire poco dopo. Nell’ultima settimana ha colpito almeno tre volte, ma si sospetta che lo scroccone seriale abbia mangiato e bevuto a sbafo decine di volte e che i proprietari dei locali non lo abbiano denunciato. Sabato pomeriggio Roland è stato anche arrestato. Dopo aver bevuto sette birre e divorato tramezzini per 62 euro nel blasonato Caffè Giacosa in Piazza della Signoria ha perso l’abituale aplomb e ha offeso i carabinieri.
Il rilascio
Poi, in serata, il rilascio con divieto di dimora e l’ultimo episodio in piazza San Firenze, davanti all’ex tribunale. Qui Roland si è scolato tre birre di ottima qualità e ha tolto il disturbo senza tirar fuori neppure un centesimo e pronunciando la fatidica frase: «Pagano gli italiani». Nuova denuncia a piede libero. Adesso si sta valutando, visto che Roland non ha ottemperato all’obbligo di dimora, se applicare una nuova misura cautelare. In attesa lo scroccone seriale si prepara a nuovi assaggi.
Fonte: Corriere della Sera