E’ scomparsa da pochi giorni Margherita Tauriello di 81 anni. La morte l’ha ghermita mentre si trovava sola in casa strappandola agli affetti dei suoi cari senza agonie, senza ospedali, senza strazianti adii. Così tanto improvvisa è stata la sua dipartita che pare ancora di vederla con i suoi occhi buoni, il viso sorridente, la voglia di dare con generosità, di essere la nonna di tutti i bimbi (di Maya e Saul sopratutto), di fermarsi a chiacchierare anche per parlare di niente per scacciare via la solitudine e i brutti pensieri. Vivere per lei non era stato facile e più difficile ancora sopravvivere a chi aveva perduto. Una figlia di pochi mesi le era morta tragicamente perché lei quella mattina di tantissimi anni fa avrebbe voluto restare in casa a prendersi cura della sua piccolina ma i datori di lavoro di allora, i suoi famigliari, avevano scambiato la sua resistenza ad andare a lavorare nei campi, sotto il sole cocente, con la bambina al seguito, per indolenza e così Margherita aveva dovuto obbedire.
Cose altrettanto difficili avrebbe dovuto affrontare in seguito ma lei lo ha fatto con il coraggio e la mansuetudine dei forti lasciando in eredità a chi l’ha conosciuta la più grande delle lezioni: l’amore per la vita. Viveva per prendersi cura dei suoi figli e in particolar modo di Marisa, la figlia più bisognosa con la quale si trovava quasi in simbiosi, con l’unico terrore di doversi un giorno separare da lei sapendo bene di rappresentare ai suoi occhi l’eternità. Ora spetta alla comunità tutta cercare di estrarre quella coltellata che così a sorpresa è venuta a piantarsi nel piccolo grande cuore di Marisa.