
In questi giorni gli uffici e l’amministrazione comunale si sono attivati per la redazione del bilancio 2018. La volontà è quella di approvarlo già prima di Natale evitando di avviare il nuovo anno con l’esercizio provvisorio com’è successo negli ultimi anni.
Allo stato non si conoscono le decisioni che il Parlamento vorrà assumere con la legge di stabilità ma per il comune di Morciano l’indirizzo è chiaro:
1) Ridurre la spesa corrente eliminando quelle attività superflue che non producono investimenti;
2) Impiegare i risparmi così prodotti per il miglioramento del territorio intendendo in questo parchi, strade, marciapiedi, arredo e decoro urbano;
3) Riprendere il rapporto con le confederazioni sindacali avendo come punto di riferimento la progressiva discesa della tassazione locale ma con equità.
Come atti preliminari ci si è occupati della struttura dell’ente eliminando figure non utili, quali lo staff del sindaco, riducendo i dirigenti, che dai potenziali 5 passano a 4 certi, e ipotizzando convenzioni e accordi sovraccomunali al fine di risparmiare in beni e servizi.
Avendo ridotto del 66% le indennità di sindaco e assessori la somma dei risparmi prodotti per le voci citate è di oltre 130.000 euro annui. Tali risparmi saranno spostati sugli investimenti come sopra descritti.
Rimangono alcune incertezze sui costi a carico del comune derivanti dalle note vicende che hanno provocato le elezioni anticipate, il lungo elenco di ricorsi al Tar cui è sottoposto il comune (oltre 30, nei quali sono ricomprese le cause relative al comparto Ghigi).
Da ultimo situazioni quali la RSA, Residenza Sanitaria Assistita di via Giusti.
Struttura di proprietà della Unione della Valconca, inaugurata nel 2008, assegnata al comune di Morciano nel 2015 dal Tar della Emilia Romagna a causa del mancato rispetto dei titoli edilizi rilasciati alla proprietà.
Sulla struttura sono emersi problemi seri di manutenzione che ne potrebbero compromettere l’attività. I tecnici stimano che la bonifica della struttura possa costare oltre 500.000€-
Il canone di concessione dell’immobile, oltre 140.000 euro annui, lo introita tuttora l’Unione della Valconca, ma la proprietà è attualmente assegnata, e sino a sentenza definitiva, al comune pertanto è necessario un accordo con l’unione della Valconca per superare l’empasse creatasi.
Abbiamo avanzato una proposta con grande senso di responsabilità sin da agosto. Costituito un gruppo tecnico per scrivere l’ipotesi di accordo. Siamo in attesa di conoscerne le conclusioni. Morciano è disponibile a trovare una soluzione anche su questo tema nell’interesse del servizio assicurato dalla struttura ai nostri anziani e malati.
Come si nota sono diverse le variabili e rischi per le casse del comune ma rimaniamo fermi nella volontà di uscire dalle difficoltà e rilanciare quella che rimane la capitale della Valconca: Morciano.
Il Sindaco di Morciano, Giorgio Ciotti