• Lido catanzarese elegge il suo ‘sindaco’,tutelerà i bagnanti

    (ANSA) – CATANZARO, 25 AGO – Un anticipo di elezioni, con
    tanto di urne, schede e matite per esprimere il voto. Solo che
    in ballo non c’era l’elezione al Parlamento Italiano ma la
    carica di sindaco di un lido balneare della costa ionica
    catanzarese. L’iniziativa si è svolta al Dadada Beach Village di
    Montauro ed a spuntarla è stata Giulia Critelli, prima donna ad
    indossare la fascia tricolore, subentrando al posto del sindaco
    uscente Jerry. La neo-sindaca ha sbaragliato i suoi competitor
    Alessio ed Angela conquistando lo scranno con oltre 160
    preferenze su circa 400 votanti, tra grandi e piccini.
        Il primo cittadino del Dadada, come un vero sindaco, ha il
    compito di ascoltare le richieste ed i suggerimenti dei
    cittadini balneari, risolvere eventuali piccole criticità,
    amministrare e garantire il buon andamento della vita tra gli
    ombrelloni, indire eventi, cene, spettacoli e tutto quanto i
    suoi assessorati predisporranno.
        Sembra un gioco estivo, e in effetti lo è, ma al Dadada Beach
    Village è vissuto molto seriamente. Il lido, per volontà dei
    gestori, nasce come un vero e proprio modello di città in scala,
    e i “residenti” sotto gli ombrelloni ottengono un vero e proprio
    certificato di residenza completo di dati anagrafici, via e
    numero civico. Le aree del lido sono infatti suddivise in
    quartieri, vie (con regolare numerazione civica) e viali a tema
    locale e peculiare, arredi urbani – panchine e cartelloni
    pubblicitari-, giardini con una ricca varietà di piante
    mediterranee, e non mancano i servizi quali ristorante,
    pizzeria, area giochi, area cinema, persino il museo di arte
    contemporanea, il tutto, tengono a sottolineare i gestori, “con
    un occhio sempre attento al rispetto dell’ambiente”: per questo
    motivo sono state predisposte anche le isole ecologiche di ogni “quartiere” dove è richiesta rigorosamente la raccolta
    differenziata da parte di tutti i “cittadini” o “villeggianti”,
    al fine di mantenere la spiaggia sempre ben pulita ed in ordine.
        L’idea, spiegano, ” è quella di costruire una identità ed un
    senso di appartenenza per tutti i cittadini del Dadada Beach
    Village che non sono considerati alla stregua di semplici
    bagnanti e, quindi, meri ospiti o clienti, ma sono parte
    integrante di un sistema virtuoso”. (ANSA).
       


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