Il 13 agosto dell’anno scorso alla foce del fiume Metauro, tre chilometri a sud di Fano, in provincia di Pesaro finì con l’arresto di cinque albanesi, e poi ancora nella primavera del 2015 la Guardia di finanza trovò nel tratto d’Adriatico davanti alla costa tra Civitanova e Porto Recanati pacchi galleggianti da 20 chili di marijuana per un totale di un quintale e mezzo di droga.
Oggi si teme che i trafficanti sulla rotta Albania-Italia abbiano virato verso nord, verso approdi forse più sicuri e meno battuti delle spiagge pugliesi, dove tra emergenza-sbarchi di migranti e vivai di contrabbandieri i controlli si sono fatti più serrati e anche le traversate notturne sono diventate difficoltose. A Porto Recanati sono stati trovati trentatré pacchi da circa trenta chili incerottati di cellophane e scotch. La droga passa per l’Adriatico.
