E’ deceduto il bimbo ricoverato in rianimazione al San Gerardo di Monza per le complicanze del morbillo. Il piccolo – ha ricordato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera – era affetto da una leucemia linfoblastica acuta, malattia che oggi ha una probabilità di guarigione in oltre 85% dei casi con forme simili. Il 15 marzo, per il sospetto di infezione da morbillo (diagnosi confermata il 16 marzo), è stato trasferito in terapia intensiva per il peggioramento progressivo del quadro polmonare con necessità di assistenza respiratoria. È stato intubato e successivamente è iniziata l’assistenza mediante Ecmo per insufficienza cardiaca o respiratoria, proseguita fino alla data di oggi”. “Tengo a sottolineare – ha concluso l’assessore – come solo l’immunità di gregge, cioè la vaccinazione di oltre il 95% dei bambini, sia l’unica strada per tutelare soggetti immunodepressi o che hanno contratto malattie come nel caso del piccolo del San Gerardo, che per queste ragioni non possono vaccinarsi”. Il bimbo sarebbe stato contagiato dai suoi fratelli maggiori che non erano stati vaccinati. A confermarlo sono fonti ospedaliere. Secondo le fonti, la famiglia avrebbe preferito non far vaccinare i due figli più grandi, nonostante il più piccolo – proprio a causa della leucemia – avesse un sistema immunitario deficitario.
