La storia della musica ha fatto tappa a Modena. Al Modena Park, dove Vasco Rossi ha festeggiato 40 anni di amore con il palco, con il pubblico, con le emozioni. Davanti a una marea umana di oltre 220 mila persone, che ne hanno fatto così il concerto dei record, quello con più spettatori paganti al mondo. Nessuno mai come lui. Modena. Perché tutto è cominciato qui. Con il primo concorso canoro vinto a 10 anni, con il primissimo concerto, che lui non ricorda neanche più. E allora proprio da qui si riparte, per chiudere un cerchio, per fare il punto di una carriera unica, ma anche per andare avanti, perché il Komandante alla sua combriccola lo ha già detto più volte: a fermarsi non ci pensa proprio. Quaranta canzoni per quaranta anni. Una galoppata lunga tre ore e mezzo, maestosa e imponente. Come il palco largo 130 metri. E come i 1500 metri quadri di schermi in movimento che permettono anche ai più lontani di godere di uno spettacolo che più che sugli effetti speciali punta tutto su Vasco, sulle sue canzoni, su una storia da celebrare non solo come successo di un artista, ma anche come rito collettivo. E a Rimini una maratona di dieci ore capace di regalare brividi ed emozioni con i fan che sono arrivati alla spicciolata in piazzale Boscovich. Tanti si sono messi in fila per entrare nell’arena sulla spiaggia libera già due prima (l’arena apriva alle 19). Poi un fiume di gente che ha continuato a sbarcare in spiaggia fino a tardi: almeno 20mila (secondo la Questura) le persone che hanno assisitito al momento clou della serata. La maggior parte si è presentata in spiaggia dopo le 21 e riserva un grande applauso quando sul palco sale Gaetano Curreri, il grande ospite scelto per concludere la lunga notte riminese sulle note di ‘Albachiara’.
